martedì 12 giugno 2018

Caterina de' Medici e Diane de Poitiers: due regine alla corte di Francia


Diane de Poitries come Diana cacciatrice
1547: Enrico, marito di Caterina de’ Medici, diventa re di Francia con il nome di Enrico II e Diane de Poitiers,la donna che ama, è di fatto la vera regina di Francia. Il re passa con la lei la maggior parte del suo tempo, consultandola in tutto: è la prima volta che una donna in Francia ha così tanto potere. Non solo: il sovrano commissiona una grande serie di opere dedicate all’amante, rappresentata sotto le sembianze della dea Diana, dando così vita a un vero e proprio culto dell’immagine della donna amata e, come se non bastasse, tutti gli stemmi reali riportano le loro iniziali intrecciate, poco importa che la regina sia un’altra. 


La sovrana infatti se ne sta in un angolo e continua a procreare: 10 figli in 12 anni! Per lei però quasi nessun ritrattista si scomoda: tutti sono impegnati a raffigurare l’amante del re. È anche per questo che non rimane praticamente nessun ritratto di Caterina risalente a questo periodo, a parte quello qui a fianco: poco lusinghiero e a quanto pare assai veritiero, secondo i contemporanei. Ben diverso dai ritratti divinizzanti dedicati alla favorita del re!



Sulla corte in quegli anni scende un velo di austerità. Del resto il re è devotissimo, e vuole erigersi a difensore della fede cattolica. La sua fede non gli impedisce di tradire pubblicamente la moglie, ma lo spinge a mostrarsi ostile con i protestanti. 

Caterina in questo periodo comincia a interessarsi all'astrologia: prima chiama a corte Luca Gaurico, allo stesso tempo vescovo, astrologo e indovino. Quest’ultimo arriva a corte nel 1552 e consiglia al re di evitare i combattimenti intorno ai 40 anni.
François Clouet, ritratto risalente circa al 1555
Nel 1555 invece Nostradamus è chiamato da Caterina per avere delucidazioni su alcuni versi scritti nell'opera Le profezie. Il passaggio recita infatti che in Francia un giovane leone trafiggerà la gabbia d’oro del vecchio leone trapassandogli gli occhi.

Nel 1556 Caterina partorisce due gemelle, di cui una morta. Quella viva muore due settimane dopo. In seguito a questa tragedia Caterina non vuole più avere figli. Del resto ha partorito 10 bambini, di cui ben cinque maschi. La discendenza al trono è assicurata, seppure alcuni dei suoi figli non godano di buona salute: un figlio è affetto da leggero nanismo, un’altra figlia è cagionevolissima e soprattutto, il primogenito, l’erede al trono, è quello più sofferente a causa di numerosi patologie, tra cui problemi respiratori e debolezza cronica. 

Nel 1558 perciò è un grande sollievo assistere alle nozze di quest’ultimo con Maria Stuarda, cresciuta alla loro corte. Peccato che un anno dopo Caterina abbia un sogno premonitore sul marito e lo prega di non partecipare a un torneo di duelli. Ma il re ama questi rituali cavallereschi e finisce con gli occhi trafitti dalla lancia del duellante rivale nonostante. La profezia di Nostradamus si è avverata; l'avvertimento di Gaurico appare ora chiaro.
Caterina rimane accanto al marito agonizzante: a Diane de Poitiers non è permesso di avvicinarlo. 

1560: a 41 anni Caterina de’ Medici è così  vedova: è alla corte di Francia da 27 lunghi anni, ha 8 figli di cui prendersi cura tra cui un primogenito malato e inadatto alla società che si ritrova re a 15 anni.


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