venerdì 15 giugno 2018

Caterina de' Medici, la vedova nera

Francesco II e Mary Stuart sposi
1560: a 41 anni Caterina de’ Medici è vedova: è alla corte di Francia da 27 lunghi anni, ha 8 figli di cui prendersi cura tra cui un primogenito malato e inadatto alla società che si ritrova re a 15 anni. Il suo nome è Francesco II, un ragazzo pieno di problemi di salute: fatica a respirare, è spesso colpito da ascessi su tutto il corpo ed è terribilmente introverso. 
Come può un simile ragazzo governare la Francia? 
Caterina non ci pensa, ma ci hanno già pensato gli altri: i Guisa, amici di Diane de Poitiers, hanno trascinato il ragazzino al Louvre e con qualcosa che assomiglia molto a un colpo di Stato hanno assunto il governo.
Caterina non ama la loro politica e non solo perché sono legati alla sua ex rivale, presto cacciata da corte, ma sopratutto perché vogliono perseguire la politica intransigente di Enrico II nei confronti degli ugonotti, ovvero i protestanti francesi. 

I Guisa sono per di più imparentati con Mary Stuart, moglie del giovanissimo re, quindi Caterina non può che mostrare buon viso a cattiva sorte, finché la situazione non degenera nella congiura di Amboise, un tentativo fallito, da parte degli ugonotti, di rapire il giovane re e allontanarlo dagli intolleranti Guisa.
Pochi mesi dopo un trattato di pace si concluse con la perdita di Brasile, Corsica, Toscana, Savoia...
Insomma quando a soli diciasette anni e dopo soli 14 mesi di regno "il re ragazzino" si spegne a causa dell'ennesimo ascesso (questa volta terribile, tanto da invadergli l'intera faccia) la Francia è in una situazione assai debole.
Questa volta però Caterina sa come agire: non rimase al capezzale del figlio morente ma convoca i principi di sangue e il consiglio della corona in modo tale da farsi dichiarare reggente. Chi del resto, meglio di una madre può difendere la leggittimità e gli interessi della monarchia?
Così Caterina è reggente per Charles, passato alla storia come Carlo IX, che ha solo 9 nove anni e Mary Stuard lascia la Francia per andare incontro al suo destino in Scozia.
Nel 1562 Con l'appoggio del cancelliere da lei scelto L'Hopital Caterina arriva a riconoscere agli ugonotti una certa libertà di culto con l'editto di Saint-Germain, ma ancora una volta i Guisa rovinano tutto.
Nemmeno due mesi più tardi infatti, il duca di Guisa, ancora lui, reprime nel sangue una celebrazione religiosa ugonotta un po' concitata a Wassy. 
Dalla loro parte gli ugonotti hanno il principe di Condé, e cominciano a rispondere finché Guisa non è ucciso e il suo posto preso da Montmorency, anche lui amico di Diane de Poitiers ed Enrico II.

Caterina dichiara il figlio maggiorenne a soli 13 anni e da allora questa diventa la maggior età per i re di Francia.

Non cambia molto perché di fatto è Caterina che continua a governare un paese sempre più diviso.
Con l'editto di Amboise s'impedisce infatti il culto ai protestanti nelle città e per addolcire il malcontento Caterina e Carlo intraprendono un grand tour in tutto il paese per farsi conoscere, ammirare e onorare. La novità del gesto ha l'effetto desiderato e la meraviglia del corteo regale ha la meglio sul malcontento dei protestanti, coi quali si firma un trattato di pace nel 1570.
Che le guerre civili interne siano finite e la Francia possa tirare un sospiro di sollievo? 
Caterina, quarantenne, non abbandona più l'abito nero e ne fa anzi un segno distintivo. Ma la sua immagine è tutt'altro che tetra: ormai grassa, sempre sorridente, è una regina madre che ispira simpatia e che gode ormai di popolarità.
Purtroppo, la sciagura è alle porte....

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