venerdì 16 marzo 2018

Marie-Antoinette: il film

MARIE ANTOINETTE


Regia: Sofia Coppola
Anno: 2006
Durata: 127 minuti
Su Netflix: sì
Consigliato: Sì 😉

Su Netflix è disponibile questo film su Maria Antonietta assolutamente imperdibile. 
Scopriamo perché.


TRAMA
Maria Antonietta d’Asburgo ha solo 14 anni quando arriva a Versailles come moglie del Delfino di Francia. Ma Versailles non è solo rose e fiori. Ci sono infatti anche cibi succulenti, vini, gioielli, vestiti, e un’infinità di stanze meravigliose. 
Peccato che tutti si aspettino da lei solo una cosa: una gravidanza imminente. Riuscirà la giovane a rimanere incinta?

Il film che ne esce è il ritratto di Maria Antonietta come ragazza, non come regina. Una ragazza che dietro le feste e gli eccessi, nascondeva una grande melanconia.
 
Dopo le vergini suicide (Il giardino delle vergini suicide, 1999), una giovanissima sposa che si sente sola (Lost in translation, 2003)  ecco per Sofia Coppola un’altra eroina della solitudine, un’altra adolescenza agiata guastata dal mal di vivere, dalla malinconia esistenziale. Se si cerca un film storico, salvo l’ambientazione e i costumi, si rimane delusi.

Del coinvolgimento nella vita politica del Paese c’è solo un accenno. Che la Coppola l’abbia fatto di proposito per non prendere posizioni e accontentare sia i detrattori che i sostenitori della regina più famosa della storia?
Chissà.
Il punto di vista è quello della biografia di Antonia Fraser, l’intento appare quello di dipingere una giovane del ‘700, in questo caso una regina, alle prese con problemi "comuni" come l’accettazione, la ricerca della felicità, la solitudine e l’amore.


Quindi secondo me il sottotitolo “una regina , una star”, non è molto appropriato, anzi, il film sottolinea il contrario: benché Maria Antonietta fosse una regina, rimaneva una ragazzina qualunque che in un certo senso non è mai riuscita a crescere perché le è stata rubata l’adolescenza e l’identità (significativa la scena della spogliazione in cui entra nella galleria da austriaca e ne esce francese).

Il film sfugge a trappole tipiche dei film biografici (serie concentrata di eventi, didascalie ovunque) ed evita la fine sanguinaria con tanto di testa mozzata che in molti forse si aspettavano. Ammirevole come viene dipinta la noia, la solitudine e la ridicola etichetta della Corte senza annoiare lo spettatore.
Inoltre il tono delicato e trasognato della regia è efficace, la contrapposizione tra musica barocca e musica contemporanea è azzeccata, Versailles è riproposta in tutto il suo splendore e Kirsten Dunst è davvero perfetta nel riproporre ancora una volta, dopo Il giardino delle vergini suicide, un altro memorabile ritratto di adolescente piena si sfaccettature.
La sua Maria Antoniettà è angelica ma maliziosa, sola ma sempre in compagnia, felice ma melanconica…

Al suo fianco tanti giovani interpreti ancora sconosciuti ma destinati a far strada: Jamie Dornan, il Mr Grey di 50 sfumature di grigio (anche qui poco vestito) nei panni di Fersen, amante della sovrana, ma anche Tom Hardy (quello di The Revenant e Mad Max Fury Road).

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per il tuo commento!

Post popolari