MARIE ANTOINETTE
Regia: Sofia Coppola
Anno: 2006
Durata: 127 minuti
Su Netflix: sì
Consigliato: Sì 😉
Consigliato: Sì 😉
Su Netflix è disponibile questo film su Maria Antonietta assolutamente imperdibile.
Scopriamo perché.
TRAMA
Maria
Antonietta d’Asburgo ha solo 14 anni quando arriva a Versailles come
moglie del Delfino di Francia. Ma Versailles non è solo rose e fiori. Ci
sono infatti anche cibi succulenti, vini, gioielli, vestiti, e
un’infinità di stanze meravigliose.
Peccato che tutti si aspettino da lei solo una cosa: una gravidanza imminente. Riuscirà la giovane a rimanere incinta?
Il
film che ne esce è il ritratto di Maria Antonietta come ragazza, non
come regina. Una ragazza che dietro le feste e gli eccessi, nascondeva
una grande melanconia.
Dopo
le vergini suicide (Il giardino delle vergini suicide, 1999), una giovanissima sposa che si sente sola (Lost in translation, 2003) ecco
per Sofia Coppola un’altra eroina della solitudine, un’altra adolescenza agiata guastata dal
mal di vivere, dalla malinconia esistenziale. Se si cerca un film storico, salvo l’ambientazione e i costumi, si rimane delusi.
Del
coinvolgimento nella vita politica del Paese c’è solo un accenno. Che
la Coppola l’abbia fatto di proposito per non prendere posizioni e
accontentare sia i detrattori che i sostenitori della regina più famosa
della storia?
Chissà.
Il punto di vista è quello della biografia di Antonia Fraser, l’intento
appare quello di dipingere una giovane del ‘700, in questo caso una
regina, alle prese con problemi "comuni" come
l’accettazione, la ricerca della felicità, la solitudine e l’amore.
Il
film sfugge a trappole tipiche dei film biografici (serie concentrata
di eventi, didascalie ovunque) ed evita la fine sanguinaria con tanto di
testa mozzata che in molti forse si aspettavano. Ammirevole come viene
dipinta la noia, la solitudine e la ridicola etichetta della Corte senza
annoiare lo spettatore.
Inoltre il
tono delicato e trasognato della regia è efficace, la contrapposizione
tra musica barocca e musica contemporanea è azzeccata, Versailles è riproposta in tutto il suo splendore e Kirsten Dunst è
davvero perfetta nel riproporre ancora una volta, dopo Il giardino delle vergini suicide, un altro memorabile ritratto di adolescente piena si sfaccettature.
La sua Maria Antoniettà è angelica ma maliziosa, sola ma sempre in
compagnia, felice ma melanconica…
Al suo fianco tanti giovani interpreti ancora sconosciuti ma destinati a far strada: Jamie Dornan, il Mr Grey di 50 sfumature di grigio (anche qui poco vestito) nei panni di Fersen, amante della sovrana, ma anche Tom Hardy (quello di The Revenant e Mad Max Fury Road).
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