sabato 3 marzo 2018

The Crown



Più che una regina, Elisabetta II d’Inghilterra è una vera istituzione e un simbolo, non solo per gli oltre 120 milioni di cittadini che sono suoi sudditi, ma per il mondo intero, tanto che per tante generazioni è lei la regina per antonomasia.

Nei 66 anni del suo regno il mondo intero è cambiato, ma lei è sempre stata lì: nata quando non c’era ancora la Tv, la sua incoronazione fu la prima nella storia dell’umanità ad essere trasmessa in diretta televisiva e dopo oltre mezzo secolo i suoi auguri annuali continuano ad essere un appuntamento per milioni di spettatori. C’era lei ai tempi dei Beatles e poi dei Sex Pistols ma anche delle Spice Girls e dei One Direction. Da Tolkien alla Rowling, dalla guerra fredda all’11 settembre e oltre, da Churchill alla Tatcher e infine la Brexit: d’acqua n’è passata sotto il Tower Bridge, eppure lei è sempre a Buckingham Palace.


Netflix ha pensato di dedicarle una serie, scritta dall’abilissimo Peter Morgan (che già aveva portato sullo schermo The Queen che valse l’Oscar ad Helen Mirren) e intitolarla The Crown, “la corona”. Tutta la vita di questa donna gira infatti intorno alla corona, vissuta fin da subito come un onore e un fardello.

La serie (a parte l’episodio 9, troppo intimista e quindi rischiosamente romanzesco), ha il pregio di mischiare con abilità vita privata e politica, diventando così anche una bella opera divulgativa.

Elisabetta ha il volto di Claire Foy, bravissima, e tutto nella serie è perfetto: la fotografia, le scenografie, i costumi, le musiche, ogni performance.

Puntata dopo puntata lo spettatore è sempre più coinvolto nella vita di questa sovrana, alle prese con importanti eventi storici e delicate questioni personali.

La sceneggiatura non è imparziale, ma non è nemmeno pura apologia ed è qui che The Crown rappresenta una vera e propria sfida: mostrare il privato di un personaggio reale, tra l’altro ancora in vita, e renderlo verosimile.

Per questa regina ormai più che leggendaria, la vita è stata una continua lotta tra pubblico e privato, tra dovere e sentimento. Un marito costretto a stare sempre all’ombra, una sorella che secondo i dettami della monarchia è innamorata dell’uomo sbagliato, dei figli distanti di cui non c’è tempo e modo di occuparsi. Come accontentare tutti?

Come essere una buona figlia, moglie, sorella e madre senza far arrabbiare centinaia di politici e deludere milioni di sudditi?

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per il tuo commento!

Post popolari