Nel mio
primo post dovrei presentarmi, no?
Potrei definirmi dunque un lettore, uno
scrittore e uno spettatore e questo blog sarà un mezzo di condivisione con
chiunque vorrà perdere del tempo in mia compagnia.
A questo
punto dovrei forse anche spiegare il titolo.
Da
dove cominciare?
Comincio dal
fatto che il genere che preferisco leggere è quello biografico e ho sempre avuto
un debole particolare per le storie ambientate ai tempi delle monarchie
assolute.
Re
indolenti e/o/ma assolutisti, regine relegate all’oblio, amanti come
vere superstar, palazzi
da sogno, intrighi spietati e la politica, la Storia con la S maiuscola
che sembra quasi un inevitabile scenario in cui le pedine sono costrette
ad agire.
Dietro a
ogni monarca che ereditava un regno o un impero, c’era una coniuge imposta
dallo stato, e una serie d’amori imposti dal cuore.
Perciò la
storia è un susseguirsi di regine rimaste nell’ombra e amanti diventate più che
regine, di donne che hanno amato disperatamente i propri amanti, di altre che li hanno sfruttati spudoratamente, di madri
spietate in nome della ragion di stato, di figlie trattate come merci di
scambio, di mogli umiliate e ripudiate. E il fatto più drammatico è
che queste donne non avevano altro potere che quello del loro cuore o del loro
corpo.
In questi
giorni in cui si parla tanto di Time's up,
femminismo, uguaglianza di genere, pari opportunità e abusi penso che
da un lato siano migliorate enormemente alcune dinamiche, dall’altro sono cambiate ben poco.
Nella nostra
società abbiamo infatti tante regine, praticamente ne viene eletta una alla
settimana: la regina dei blog, dei social, del gossip, delle passerelle, del
red carpet, del pop, del box office. Il termine viene quindi associato a
qualche campo apparentemente superfluo, dove a contare è per lo più l’esibizione
del corpo, e mai sentiamo parlare di regina della scienza, o della ricerca, o
del volontariato...Sarà per il luccichio dorato della corona che il termine ci
fa venire in mente?
Eppure “regina”
definisce qualcuno che primeggia o ha il massimo potere in un campo: nulla a
che fare con i gioielli e gli abiti da sogno.
Allora
il motivo è chiaro: il potere femminile, per storica tradizione, è
associato ad ambiti marginali e la maggior parte dei paesi ha un
sistema monarchico che contempla la legge salica, termine giuridicamente
inesatto con cui indichiamo l'impossibilità della donna di governare.
Mi fermo qua, dunque, e lascio spazio a libri, serie tv, film e viaggi in luoghi in qualche modo legati da quanto detto.
In bocca al lupo!
RispondiEliminaCrepi!
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