ANNA DI BRETAGNA,
REGINA DI FRANCIA PER DUE VOLTE, PRIMA REGINA MECENATE
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Simbolo stesso della Bretagna, Anna
nacque a Nantes il 25 gennaio 1477 e
morì a Blois il 9 gennaio 1514. Fu
duchessa di Bretagna, arciduchessa d'Austria e regina dei Romani, regina di
Francia per ben due volte e regina di Sicilia e di Gerusalemme…
BIOGRAFIA
Nata nel castello dei duchi di
Bretagna a Nantes in un’epoca in cui
la Bretagna non faceva parte della Francia, fu sposata con l’imperatore
d’Austria Massimiliano I per procura, ma il re francese Carlo VIII (responsabile
poi delle guerre d’Italia) assediò la città di Rennes e la costrinse a sposarlo
nel castello di Langeais.
Naturalmente gli Asburgo non
accettarono l’affronto e si appellarono al papa per far dichiarare nulle le
nozze. Nell’attesa i due sposi ebbero 4 figli in sette anni, tutti morti in
fasce e Carlo stesso morì a soli 27 anni nel castello di Amboise dopo aver sbattuto la testa contro l’architrave di una
porta. Il suo successore, il cugino Luigi XII, benché già sposato, si affrettò a sposare
la giovane vedova, questa volta con il beneplacito di un nuovo papa. Anna tornò
ad essere subito regina di Francia dunque, con l’aggiunta pure del titolo di
regina di Napoli, in quanto il neomarito aveva appena conquistato quel
territorio. La coppia ebbe otto figli, praticamente uno all’anno, ma sopravvissero
soltanto due femmine.
Sfinita dai parti e dai calcoli
renali morì a 37 anni nel castello di Blois, un anno prima del marito. Amata
dal popolo, soprattutto quello bretone, i suoi funerali durarono 40 giorni e
culminarono con l’esposizione a Nantes del reliquiario d’oro contenente il suo
cuore, che è ancora visibile al Musée Dobré di Nantes.
INFLUENZA NELL’ARTE
Prima regina di Francia ad apparire
come mecenate, si fece circondare da poeti come l’italiano Fauste Andrelin di
Forlì o il compositore franco-fiammingo Jean Ockeghem. Ma l’opera artistica più importante che la
riguarda è un prezioso livre d’heures, ovvero un libro delle preghiere miniato del
1508: commissionato per accompagnare le preghiere, è ricco di illustrazioni
sulla corte e la vita del tempo, con grande spazio dedicato anche alla flora e
alla fauna.
RUOLO POLITICO
La sua figura e il suo ruolo sono
stati usati dagli storici in modo opposto: eletta dai bretoni come simbolo
della loro identità, diversa e indipendente da quella francese, è allo stesso
tempo divenuta emblema dell’unione tra Francia e Bretagna per i più
nazionalisti.
NELLA LETTERATURA
Negli ultimi 200 anni una
cinquantina di volumi l’hanno vista protagonista, per lo più di carattere
storico-biografico.
I LUOGHI
I castelli di Nantes, Langeais, Amboise e Blois.
I LUOGHI
I castelli di Nantes, Langeais, Amboise e Blois.
CURIOSITÀ
Esistono sia una birra sia un vino
che portano il suo nome.
Castello di Blois: a destra, sul frontone sovrastante il portone della cappella, si possono vedere le iniziali L e A (Luigi e Anna). Foto personale. |
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