mercoledì 9 maggio 2018

ANNA DI BRETAGNA


ANNA DI BRETAGNA,
 REGINA DI FRANCIA PER DUE VOLTE, PRIMA REGINA MECENATE
Anna di Bretagna, particolare da "Livre d'heures d'Anna de Bretagne". Wikipedia

Simbolo stesso della Bretagna, Anna nacque a Nantes il 25 gennaio 1477  e morì a  Blois il 9 gennaio 1514. Fu duchessa di Bretagna, arciduchessa d'Austria e regina dei Romani, regina di Francia per ben due volte e regina di Sicilia e di Gerusalemme…


BIOGRAFIA

Nata nel castello dei duchi di Bretagna a Nantes in un’epoca in cui la Bretagna non faceva parte della Francia, fu sposata con l’imperatore d’Austria Massimiliano I per procura, ma il re francese Carlo VIII (responsabile poi delle guerre d’Italia) assediò la città di Rennes e la costrinse a sposarlo nel castello di Langeais.

Naturalmente gli Asburgo non accettarono l’affronto e si appellarono al papa per far dichiarare nulle le nozze. Nell’attesa i due sposi ebbero 4 figli in sette anni, tutti morti in fasce e Carlo stesso morì a soli 27 anni nel castello di Amboise dopo aver sbattuto la testa contro l’architrave di una porta. Il suo successore, il cugino Luigi XII, benché già sposato, si affrettò a sposare la giovane vedova, questa volta con il beneplacito di un nuovo papa. Anna tornò ad essere subito regina di Francia dunque, con l’aggiunta pure del titolo di regina di Napoli, in quanto il neomarito aveva appena conquistato quel territorio. La coppia ebbe otto figli, praticamente uno all’anno, ma sopravvissero soltanto due femmine.

Sfinita dai parti e dai calcoli renali morì a 37 anni nel castello di Blois, un anno prima del marito. Amata dal popolo, soprattutto quello bretone, i suoi funerali durarono 40 giorni e culminarono con l’esposizione a Nantes del reliquiario d’oro contenente il suo cuore, che è ancora visibile al Musée Dobré di Nantes.


INFLUENZA NELL’ARTE

Prima regina di Francia ad apparire come mecenate, si fece circondare da poeti come l’italiano Fauste Andrelin di Forlì o il compositore franco-fiammingo Jean Ockeghem.  Ma l’opera artistica più importante che la riguarda è un prezioso livre d’heures, ovvero un libro delle preghiere miniato del 1508: commissionato per accompagnare le preghiere, è ricco di illustrazioni sulla corte e la vita del tempo, con grande spazio dedicato anche alla flora e alla fauna.


RUOLO POLITICO

La sua figura e il suo ruolo sono stati usati dagli storici in modo opposto: eletta dai bretoni come simbolo della loro identità, diversa e indipendente da quella francese, è allo stesso tempo divenuta emblema dell’unione tra Francia e Bretagna per i più nazionalisti. 


NELLA LETTERATURA

Negli ultimi 200 anni una cinquantina di volumi l’hanno vista protagonista, per lo più di carattere storico-biografico.

I LUOGHI
I castelli di Nantes, Langeais, Amboise e Blois.


CURIOSITÀ

Esistono sia una birra sia un vino che portano il suo nome.
Castello di Blois: a destra, sul frontone sovrastante il portone della cappella, si possono vedere le iniziali L e A (Luigi e Anna). Foto personale.


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