Non solo regine del passato: è giunto
il momento di parlare anche di regine del presente!
E perché non iniziare dunque da una
donna che, seppur giovanissima, è una delle regine delle influencer
italiane, ma soprattutto l'attuale regina dell'editoria del Bel
Paese?
Si tratta naturalmente di Giulia De
Lellis, che ha battuto il nuovo Stephen King nella classifica dei
libri più venduti in Italia con l'autobiografico “Le corna
stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza!”.
Il successo editoriale è stato
possibile grazie al vasto numero di follower sui social media,
Instagram in primis: 4,2 milioni, un'enormità. Praticamente come
l'intera popolazione del Piemonte.
Per fare qualche confronto, Salvini, di
cui tutti conosciamo l'influenza mediatica, ha 3,8 milioni di seguaci
su Facebook. Roberto Saviano, per scomodare uno scrittore di grande
successo, ne ha 2,5 sullo stesso social media. Insomma se in politica
avessimo un leader tanto influente quanto lo è la De Lellis
probabilmente non avremmo continue crisi di governo.
Quel che deve sorprendere non è quindi
il successo editoriale della ragazza, visto il numero di seguaci: il
vero mistero sono i 4 milioni di persone che seguono questa 23enne
romana.
Anche perché, come sempre più spesso
accade oggi, non sono le opere di una persona ad attirare estimatori,
ma sono gli estimatori stessi che generano altri estimatori.
In poche parole: l'influencer non è
come un cantante, un attore, uno sportivo o un politico, in grado di
attirare le folle per un'impresa o un pensiero; l'influencer vende
molto perché ha molti follower. Eppure ci deve essere stato un primo
follower, e poi il primo centinaio e quindi migliaio di follower che
di propria e spontanea volontà hanno deciso di seguire un
personaggio invece che un altro.
Arrivati poi a una certa cifra si
diventa influencer e la gente comincia a seguirti soltanto perché
sei influente.
Ho voluto quindi guardare velocemente
chi sono questi oltre 4 milioni di italiani: naturalmente non tutti,
non ho milioni di minuti a disposizione per farlo.
Ma scorrendo i nomi, non ho potuto fare
a meno di vedere molti profili senza foto che guarda caso, non
avevano follower ma erano follower di Giulia de Lellis. Ne ho trovati
alcuni che non si sono nemmeno sforzati di seguire qualche altro
personaggio. Questi sono quelli che si definiscono profili fake,
creati in pochi secondi per aggiungere “like” e “follower” a
profili importanti.
Naturalmente ce ne sono alcuni
leggermente più accorti, che si sono presi la briga, già che
c'erano, di seguire anche il profilo di Francesco Damante, Luciana
Littizzetto e Michelle Hunziker, tutti volti Mediaset.
Ma alla fine, questi profili
palesemente fake, sono poi una piccolissima percentuale dei 4,2
milioni di seguaci della ragazza. Ciò significata che la ragazza è
stata aiutata un pochino, ma la maggior parte del lavoro l'abbiamo
fatta noi. Noi l'abbiamo resa una persona in grado di influenzare le
scelte (gli acquisti, in questo caso) delle persone. E poi
diciamocelo, le corna possono stare su tutti, ma è sempre meglio e più interessante che le abbiano gli altri.